FRANCIA - Dalla Provenza alla Bretagna
Mi è molto piaciuto il sito www.disabili.com, dal quale ho tratto questo diario di viaggio, perfezionabile....modificabile, ma sicuramente valido per chi volesse trarre spunti.
Ci ho trafficato un po' ma alla fine mi sembra che il risultato giustifichi il tempo dedicato.
La fonte ritengo sia più che attendibile, visto che unisce ai soliti problemi di parcheggio che tutti abbiamo, una necessità di facile accessibilità delle mete.
I problemi dei disabili sono paragonabili a quelli delle famiglie con bambini piccoli....
Molte delle mete descritte nel viaggio le ho visitate con il mio "capo" e figli al seguito in anni diversi, senza particolari problemi (anzi..) traendone esperienze concordi a quanto descritto nel diario: ho aggiunto dei commenti e delle integrazioni in corsivo con riferimento a esperienze personali.
DALLA PROVENZA ALLA BRETAGNA 2003
Mirko Ferranti - http://www.disabili.comm
Relazione di Viaggio
In questo itinerario un poco fantasioso sono riassunte le note di due viaggi effettuati in Francia nel corso del 2003: le località provenzali sono state visitate nel periodo Pasquale mentre quelle più a nord si riferiscono al mese di Agosto.
Si succedono così situazioni atmosferiche molto diverse: dalla neve di Aprile al gran caldo dell'estate. Molte delle tappe qui descritte sono caratterizzate da panorami dal fascino particolare, con la caratteristica comune di essere facilmente fruibili anche da persone con difficoltà motorie.
Tra i percorsi più affascinanti per raggiungere la Provenza dal Piemonte c'è certamente quello che passa per il Colle della Maddalena (per i francesi Col de Larche): noi partiamo da Alessandria nel giorno di Pasquetta e, sotto una fitta nevicata, dopo Cuneo imbocchiamo la Valle Stura, affrontando l'ascesa al Colle lungo una strada che si va rapidamente imbiancando, nella più assoluta solitudine.
La strada è ampia e agevole e solo negli ultimi chilometri diventa tortuosa, con tornanti stretti e pendenze importanti.
Fortunatamente sul versante francese non nevica e, giunti in pianura, possiamo concederci una breve passeggiata nella città vecchia di Barcelonnette.
La nostra meta odierna però è ancora lontana per cui ripartiamo presto per Castellane.
CANYON DEL VERDON
Arriviamo a sera e troviamo il parcheggio destinato ai camper uscendo dall'abitato in direzione sud. Il paese è simpatico e facilmente visitabile anche nelle viuzze strette della parte vecchia.
Da qui partono le escursioni per la visita al famoso Canyon del Verdon, il più profondo d'Europa. Anche con il camper è possibile percorrere la Corniche Sublime, la strada stretta e tortuosa che sull'altipiano segue il bordo della profonda spaccatura del canyon.
Canyon del Verdon
Fermandosi nei punti di sosta predisposti, si potranno vedere panorami mozzafiato del Canyon visto dall'alto: dalla balaustra ci si può affacciare su pareti perpendicolari di roccia che superano i 200m!
Le gole del Verdon si trovano ad un centinaio di chilometri dal mare, per cui ci lasciamo attirare dalla prospettiva di un paio di giorni di sole.
Si tratta di una località turistica poco ad est di Marsiglia, in un tratto in cui la costa è caratterizzata da altissime scogliere e da spiaggette (dette calanche) raggiungibili attraverso strade spesso sterrate. L'abitato, con la sua serie di case disposte lungo il porticciolo, non è molto agevole per un camper e, solo dopo un paio di ore di ricerca, troviamo un parcheggio pianeggiante all'uscita ovest (ci sarebbero le sbarre a 2 metri, ma sono aperte...).
Il paesaggio è quasi surreale, le colline sono costituite da terreno che va dal giallo al rosso cupo attraverso più di 15 tonalità diverse.
Prima di entrare nell'abitato, sulla destra, si diparte il "sentiero dell'ocra", che conduce alle vecchie cave ormai inutilizzate, ma che alcuni scalini iniziali rendono inaccessibile.
Per l'accesso al villaggio (la cui visita è a pagamento) è previsto un ampio parcheggio a circa 2km, con una piacevole strada nel verde da percorrere a piedi.
E' però anche possibile procedere con prudenza fino al parcheggio posto vicino all'ingresso.
La visita non è molto agevole perchè il terreno è roccioso e molto sconnesso.
Tappa a Cluny.
Vi si accede dall'alto e si prosegue in discesa verso ciò che fu la cripta.
CHAMBORD
L'area dei castelli della Loira merita attenzione per la ricchezza di proposte che la caratterizza; sicuramente da non perdere il castello di Chambord.
Come in altri castelli della zona, quando scende la sera ha luogo uno stupendo spettacolo di suoni e musica, che coinvolge tutto l'edificio ed i prati circostanti.
L'accesso per i disabili è possibile sul lato destro, da quella che per i visitatori sarebbe l'uscita.
Si attraversa faticosamente il ghiaioso cortile interno e si accede tramite passerelle al piano terra del Castello, dove sono visibili solo alcune delle animazioni in cui si articola lo spettacolo.
Di giorno invece, entrando nello stesso modo e limitatamente allo stesso piano terra, si visitano alcune sale dove sono esposti quadri, e si può vedere (solo dal basso) la famosa scala a doppia elica il cui progetto è, da alcuni, attribuito a Leonardo, che lavorò per alcuni anni poco lontano da qui.
Chambord: escalier
Lo spettacolo termina verso mezzanotte e chi, come noi, pensava di poter passare la notte nell'ampio parcheggio del castello, ha trovato un biglietto di diffida che, benché scritto in un italiano approssimativo, non lascia speranze.
A quell'ora il vicino campeggio è chiuso, per cui dobbiamo arrivare fino a Blois per trovare un parcheggio adatto e popolato da altri camper.
Paimbeouf
Decidiamo di affrontare la Bretagna da sud.
Paimbeouf è un piccolo villaggio sulla riva sinistra dell'estuario della Loira.
Dopo aver attraversato il ponte di Saint Nazaire si prosegue verso ovest, seguendo la costa e giungendo nel villaggio di Carnac, capoluogo di una zona ricca di interessanti siti archeologici che comincia dal villaggio di Locmariaquer e dal suo famoso Dolmen.
A Carnac si trova uno dei più famosi "allineamenti" della Bretagna.
Le Grand menhir Couche
Si tratta di un sito ove gli abitanti preistorici hanno disposto con sorprendente regolarità nella pianura più di 1100 menhir.
La penisola di Quiberon si protende per una decina di chilometri verso sud ed offre aree di sosta ombreggiate sul lato protetto o passeggiate lungo la duna, che la delimita sul lato esposto e che nel tratto più panoramico assume la denominazione di Cote Sauvage.
Festival Interceltique de Lorient
LORIENT
Il Festival Interceltico di Lorient rappresenta una meta immancabile nel mese di Agosto.
Per oltre una settimana la Città è completamente coinvolta in una serie ininterrotta di spettacoli musicali, teatrali, rappresentazioni di strada con comune riferimento alla tradizione culturale celtica, che si protraggono fino a notte fonda. Noi abbiamo assistito alla esibizione di un gruppo galiziano, che fondeva in maniera molto coinvolgente musiche, recitazione, numeri circensi. Il tutto, sulla spianata del palazzetto dello sport, con il pubblico che, mescolato agli attori, ha partecipato intensamente fino alle due di notte. Nessun problema di parcheggio e pernottamento: nei pressi del porto un ampio prato è totalmente riservato ai camper che vi sostano in parecchie decine.
Da Lorient è possibile utilizzare un piccolo traghetto (quello turistico mi assicurano che è accessibile in carrozzina) per raggiungere Port Louis, dove si trova il Museo della Compagnia delle Indie.
Port Louis
Sito all'interno della cittadella, espone una ricca collezione di reperti relativi al periodo d'oro del commercio marittimo con l'estremo oriente.
Molto belli sono i modelli ricostruiti di navi da guerra e da trasporto che battevano le rotte orientali nei secoli XVII e XVIII.. Chi volesse trasferirsi con il camper, ritornando verso sud di una ventina di chilometri rispetto a Lorient, potrà parcheggiare comodamente sul bordo della spiaggia o nell'ampio parcheggio del Museo.
Il porto di Concarneau
CONCARNEAU
Si tratta di un importante porto peschereccio, che ancora conserva una bellissima cittadella fortificata (la Ville Close, costruita fra il XIV e il XVII secolo su un isolotto all'interno della baia) ormai dedicata a soli scopi turistici.
La si raggiunge con un ponte pedonale posto poco lontano dall'ampio parcheggio del porto.
Si può pernottare in questo parcheggio o in quello destinato ai camper, posto poche centinaia di metri (in salita) alle spalle dell'abitato.
Quimper
QUIMPER
Da alcuni definita la vera capitale culturale e artistica della Regione, conserva comunque l'atmosfera del villaggio che invita a passeggiare lungo le sue vie acciottolate ed i canali, ammirandone le case secolari.
E' sede di un importante Museo (completamente accessibile anche se il percorso che i disabili devono seguire rende la visita un po' confusa), che espone una ricca collezione di dipinti di pittori bretoni e che ospita anche iniziative di livello internazionale, quale quella dell'estate 2003 dedicata a Gauguin.
La Cattedrale di Saint Corentin purtroppo non è accessibile.
PENMARCH
Molti villaggi bretoni, nelle notti d'estate, sono animati da feste di paese dedicate al recupero delle tradizioni regionali.
Noi ci dirigiamo verso sud-ovest, attratti da alcuni cartelloni che annunciano la Festa di Penmarch. Nel pomeriggio, in attesa che si cominci a servire la cena a base di cozze e patate fritte, ci spingiamo fino al faro di Eckmul, posto all'estremo della Provincia di Finistere, di fronte al quale si apre una ampia distesa di scogli grigi scoperti dalla bassa marea.
Il faro ovviamente non è accessibile.
La penisola di Camaret sur Mer vista dall'alto
PENISOLA DI CROZON
Riprendiamo il viaggio verso nord e deviamo per la rinomata penisola di Crozon che conduce alla cittadina di Camaret sur Mer.
Il fatto di trovarsi sull'estrema punta orientale conferisce a questo villaggio di pescatori quel particolare fascino che accomuna i luoghi dai quali si può solo "tornare indietro".
La sua fama è in parte dovuta al "tas de pois" (mucchio di piselli), una serie di rocce che punteggiano l'orizzonte.
Cote du Granit Rose PERROS-GUIREC
Sulla costa bretone rivolta verso nord abbiamo scelto questa località turistica che ne costituisce l'estrema propaggine settentrionale. E' la Capitale della Cote du Granit Rose, che offre la possibilità di una spettacolare passeggiata sul pelo dell'acqua. Il sentiero che si diparte da Ploumanach completamente agibile, con fondo compatto e pendenze non troppo accentuate. Si possono percorrere diversi chilometri tra le scogliere dal colore ineguagliabile, che si alternano ad accoglienti spiaggette. Si può pernottare tranquillamente in uno dei tanti parcheggi destinati ai turisti amanti della vita all'aria aperta.
Cancale
CANCALE
E' la capitale della pesca delle ostriche e gli amanti di questo mollusco non possono saltare una cena a prezzi impensabili per l'Italia.
MONT ST MICHEL
Questo celeberrimo Monastero costituirebbe il punto di passaggio dalla Bretagna alla Normandia, ma per noi è l'ultima tappa sulla costa oceanica della Francia prima del rientro.
I parcheggi più vicini all'enorme roccia su cui sorge il monastero sono chiusi di notte per via della marea, ma l'organizzazione vi indirizzerà verso uno dei grandi prati predisposti ad un paio di chilometri sulla terraferma e stracolmi di camper.
Alla mattina conviene avvicinarsi al Monte, anche perché la vista dalla spiaggia e l'osservazione dell'alternarsi della marea sono l'unica cosa che un disabile potrà ricordare: le pendenze della Cittadella e del Monastero sono troppo forti e costellate di scalini: anche un ottimista sconsiderato come me ha dovuto arrendersi!
CHARTRES
Sulla via del ritorno, seguendo i percorsi autostradali più praticati, è inevitabile passare nei dintorni di Parigi e dedicare alcune ore alla visita della Cattedrale di Chartres, uno dei luoghi di culto più importanti di Francia, coronata da due guglie del tutto diverse l'una dall'altra, il cui interno, ben accessibile anche in carrozzina, è caratterizzato da vetrate istoriate che non mancheranno di lasciare un ricordo indelebile.
In qualunque villaggio francese, spesso seguendo indicazioni che cominciano in autostrada, troverete un castello, una cattedrale o un monastero capaci di affascinare con la loro storia.
In aggiunta l'accoglienza per il turista "plein air" e per il disabile è dovunque molto buona.
Sulla via del ritorno abbiamo avuto la piacevole sorpresa di una sosta improvvisata a Tournus sulla Saone.
A pochi chilometri dall'uscita autostradale, dopo aver visitato la parte antica, di origine romana e l'importante Cattedrale di Saint Philibert, si può passare una serata tranquilla sul lungo fiume, nei pressi dell'approdo riservato ai barconi turistici.
1 commento:
Complimenti a Umberto per il Post.
Condivido il tuo pensiero riguardo all'ospitalità della Francia.
Altrettanto invito a tenere gli occhi aperti..........
Il y a des manouches.....
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